Eccole! Ci è voluto un po’ di tempo ma sono arrivate le nostre mascherine.
Cos’hanno di SPECIALE?
- Sono stati utilizzati scampoli di tessuto di scarto* del gruppo Marzotto – Tessuti di Sondrio
- Il lavoro di taglio del tessuto è stato fatto da persone con fragilità inserite nei nostri percorsi educativi
- La cucitura è opera di un gruppo di volontarie
- Lavabile e riutilizzabile, minimizza l’impatto ambientale rispetto alle monouso.
Abbiamo quindi seguito il nostro mantra di trasformare lo scarto in risorsa e di farlo INSIEME.
*Come spesso accade la parola “scarto” può trarre in inganno. I tessuti utilizzati sono di scarto perché usati per prove di taglio, resistenza, colore e quindi hanno dimensioni inadatte alle lavorazioni su larga scala.
Non lasciartela sfuggire!
Second Hand Made a 5 euro cad.
Second Hand Made a 5 euro cad.
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NB. La nostra mascherina non è certificata PPE/DPI, è da considerarsi “mascherina di comunità”. Riportiamo di seguito le disposizioni vigenti:
Le mascherine, in base al DPCM del 26 Aprile scorso sono divenute obbligatorie negli spazi confinati o all’aperto in cui non è possibile o garantita la possibilità di mantenere il distanziamento fisico.
L’obbligatorietà dell’uso in alcune Regioni è stata estesa anche ad altri contesti. In base al comma 2 dell’articolo 3 dello stesso DPCM “possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.
Le mascherine rappresentano una misura complementare per il contenimento della trasmissione del virus e non possono in alcun modo sostituire il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e l’attenzione scrupolosa nel non toccare il viso, il naso, gli occhi e la bocca.
