Dal 30 novembre al 1 dicembre, a Peccioli (PI), si è svolta l’assemblea nazionale del CNCA, un’importante occasione per tornare a confrontarsi sul futuro programma di attività della Federazione nazionale con interessanti riflessioni sul sociale in una società in così rapida mutazione.
Durante l’assemblea Riccardo De Facci è stato eletto nuovo presidente. Prende il posto di don Armando Zappolini, che rimane nel Consiglio nazionale della Federazione. De Facci è stato, nei due precedenti quadrienni, vicepresidente e responsabile Dipendenze del CNCA ed è dal 2002 presidente di Lotta contro l’emarginazione, una delle cooperative sociali più rilevanti nell’ambito delle politiche sociali della Lombardia.
L’Assemblea nazionale del CNCA, riunitasi a Peccioli (Pisa) e presieduta da Carolina Girasole – l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto che si è distinto per il coraggio e la determinazione con cui si è opposto alla mafia –, ha eletto il nuovo Consiglio nazionale, composto da 32 membri. Con De Facci e Zappolini, figurano nell’organismo della Federazione Tatiana Agostinello, Claudio Bassetti, Lorenzo Camoletto, Paolo Cattaneo, Domenico Chionetti, Massimo Costantini, Salvatore Costantino, Silvia Dalla Rosa, Alessandra De Filippis, Marina Galati, Anna Maria Garufi, Mauro Giacosa (confermato tesoriere), Francesco Grassi, Marcello Impagnatiello, Matteo Iori, Piero Mangano, Michelangelo Marchesi, Liviana Marelli, Fabrizio Mariani, Vito Mariella, Vincenzo Martinelli, Francesco Mormone, Luigi Nardetto, Stefano Nonino, Alessia Pesci, Caterina Pozzi, Massimo Ruggeri, Maria Stagnitta, Stefano Trovato, Marco Vincenzi.
Durante i lavori il Gruppo Spiritualità della Federazione ha presentato “Profezia dello sconfinamento”, un testo che si propone come “una sorta di un quaderno di esercizi: l’urgenza che oggi sentiamo è che occorre riaprire l’orizzonte di una profezia di frontiera e far esercizio di una nuova sapienza delle prassi. Il punto di partenza è sempre provare a dire con chi, dove, come e con quale coscienza stiamo in questo oggi. È questa una mappa rivolta a singoli e gruppi. A quanti in questa stagione di smarrimento generale ricercano un senso e un significato con l’atteggiamento umile di chi sa di dover tornare a imparare. Una mappa per evocare, convocare, provocare. Un testo deludente per chi spera di trovarvi risposte o certezze. Una bussola per orientarsi per chi invece vorrà trafficarlo, da solo e con altri, nel proprio territorio, disposto ad investirvi del tempo, per illuminare percorsi possibili, intuire orizzonti di significato, osare aperture inedite ad ulteriori sconfinamenti.”